venerdì 30 luglio 2010

Ad agosto sarò Altrove


Inizio a farmi tripponi su spiaggie immense, tramonti tropicali e palme percosse dal vento come sfondo per una me stessa improbabilmente magra e abbronzata che beve latte di cocco avvolta da uno straccetto indiano semitrasparente...all'incirca a marzo.
Invece, quando finalmente arriva la bramata estate, mi ritrovo chiusa in casa a studiare per gli esami dell'università sudando come una maledetta, mentre gli amici del liceo piano piano se ne vanno in vacanza (ma già io sembro fortunatissima agli amici che lavorano...) e per strada, chissà come si materializzano ragazze molto poco vestite magrissime, con gambe lunghissime e nemmeno un filo di cellulite senza bisogno di fotoshopparsi.
Va a finire che entro i primi di luglio sto odiando l'estate e inizio a farmi tripponi su me in giacca di velluto a coste e kilt da collegiale che cammino leggendo un libro verso un'antica caffetteria dove berrò cioccolata calda, in un parco pieno di alberi dalle chiome rosse, gialle e marroni, mentre foglie colorate turbinano attorno a me spinte da un venticello frizzantino.
Non sei mai contenta, direte voi.
E invece sì. Le fantasie autunnali vengono immediatamente rimandate al momento di partire per le vacanze.
E io domani finalmente parto.
Come dice Chatwin, l'uomo ha la migrazione nel sangue. Io AMO viaggiare.
Mi attendono il mare, forse Venezia, Chioggia, il Ferrara Buskers Festival e poi chissà.
In tutti questi posti però sarò in sistemazioni molto alla buona e sempre prive di connessione internet.
Se per caso trovassi un luogo internet-dotato o tornassi a casa un paio di giorni magari potrei postare qualcosa, ma non garantisco niente. Prometto che se troverò cose imperdibili o mi verranno idee grandiose prenderò appunti e posterò tutto a settembre.

Nel frattempo BUONE VACANZE A TUTTI E ARRIVEDERCI AI PRIMI DI SETTEMBRE!!!

Recensioni smalto e ombretti

Ho preso un bellissimo ombretto in crema della Kiko, viola cangiante e in una scatolina a forma di cuore. Peccato che quando lo metto si veda poco e che finisca poi tutto nelle pieghette delle palpebre facendo delle rigacce brutte brutte.
Buu, bocciato.
Secondo una mia amica che se ne intende, perchè l'ombretto in crema sia bello visibile bisogna ripassarlo con uno in polvere. Ma allora a cosa serve?
In realtà mia madre ha un ombretto in crema rosa cangiante che è la fine del mondo senza bisogno di ripassini, peccato che sia costosissimo perchè è della shiseido, mentre io il mio l'avevo pagato se ben ricordo meno di 5 euro (però sprecati T^T).
Mi ispirano anche gli ombretti in polvere della Kiko che uniscono due colori sbrilluccicosi e si possono bagnare per un effetto extra colore. Però sarà il caso piuttosto che finisca gli ombretti che ho già e che non uso praticamente mai.
L'unico che uso spesso è il favoloso ombretto color bronzo super luccicante della Robyem che ormai uso anche su labbra e viso, praticamente ci farei il bagno, anzi, più o meno ce lo faccio visto che finisco sempre per spargerlo su tutto il bagno. Mi era costato anche pochissimo, ma non ricordo quanto.


Per quanto riguarda il mio nuovo smalto della Kiko invece sono molto soddisfatta. E' trasparente con degli enormi brillantozzi concavi trasparenti che con la luce mandano riflessi azzurro bluastri (mi scuso per la foto, ma non riuscivo a farne di migliori).
L'amica maestra-di-trucco di cui sopra dice che gli smalti della Kiko tengono poco. In effetti è abbastanza vero, però visto che il mio smalto è trasparente e che io sono una sciattona mi importa relativamente. Quello che conta sono i brillantini: resto a fissarmi le unghie per ore come se mi fossi fatta chissà quante canne.
Il guaio è che, essendo concavi, quando vengono via lasciano un buchino nello smalto che non è esattamente il massimo. Stavolta ho ripassato lo smalto con uno trasparente scrauso preso ad un euro al mercato, chissà che i brillantini tengano di più.
Non mi ricordo quanto mi sia costato lo smalto alla Kiko, ma adesso sono tutti in saldo a 1,90€. Peccato che non avessero il turchese che cercavo. Ce l'hanno da H&M, però costa 3, 95€, decisamente troppo per i miei gusti. Anche perchè una volta mettevo spessissimo lo smalto, mentre adesso ho praticamente smesso perchè alla Pelosa Metà non piace e io ne approfitto per essere pigra (stessa cosa con il trucco in generale). Bè questo prima di diventare dipendente dallo smalto con i brillantozzi blu!

Mare e capelli


Ieri ho visto un'amica che fa la parrucchiera di cui suppongo riparlerò...ho già in mente un'intervista! Mi ha detto che non conviene fare niente ai capelli prima di andare al mare perchè tanto si rovinano un sacco con il sale eccetera e conviene in caso sistemarli a settembre.
Forse era una cosa ovvia, comunque io condivido :P

Avete domande per la mia amica parrucchiera?

Empowered


Empowered è un fumetto americano di superereoi. Ma non aspettatevi Superman o l'uomo ragno: in realtà è una divertentissima parodia dei fumetti di supereroi che gioca anche moltissimo sugli stereotipi di genere.
Così la protagonista, Empowered, è una bionda tettona con tutina aderentissima e il suo fidanzato è grande, grosso, muscoloso e macho. Ma nel rappresentare gli stereotipi l'autore ci gioca fino a smontarli. Infatti l'eroina è complessatissima, il Duro dolcissimo e la superninjia migliore amica dell'eroina si dà alla bottiglia.

Nel fumetto c'è un elemento decisamente piccante, anzi, si può dire che tutto il fumetto, pur avendo una trama ed essendo una parodia dei fumetti supereroistici, ruota attorno al sesso. Questo anche perchè è nato da degli scketch fatti per essere sexy e ammiccanti. Giusto per fare capire di cosa si sta parlando: l'eroina è una supereroina talmente sfigata che finisce sempre per venire catturata e legata in stile bondage dai cattivi. E uno dei protagonisti è un accessorio bondage alieno con imprigionato un demone guardone appassionato di telefilm.


Il tratto è americano, ma con forti influenze manga.
I volumi in Italia sono editi dalla BD comics che pubblica cose fantastiche, ma non mette mai le date delle uscite. Per ora (che io sappia) sono usciti due volumi. Costano decisamente tanto: 16 euro il primo e 14 il secondo, ma per quanto mi riguarda ne è valsa la pena!!! Non vedo l'ora che esca il terzo, anche se probabilmente dovrò digiunare una settimana per comprarlo XD

It tells the story of a sexy blond superheroine with a frail costume and a frail self esteem. Her fiancee is an ex member of the mindless minions and her best friend a ninja with the passion for booze.
An erotic parody of superheroes. I always laugh a lot reading it!

Ferrara Buskers Festival


Stacchetto pubblicitario. C'è un festival estivo che se posso non mi perdo mai: il Buskers festival di Ferrara.
Il Ferrara Buskers Festival è il festival degli artisti di strada più grande del mondo. Ferrara è una città bellissima, patrimonio dell'UNESCO. Durante il periodo del festival, di notte, la città subisce un'ulteriore trasformazione: giocolieri, cantanti, bancarelle di cibo e di vestiti, mangiatori di fuoco...tutto sullo sfondo delle mura e del bellissimo centro storico!


Sotto le mura, nei giardini comunali, c'è permesso di campeggio (gratis!) e sono anche forniti dal comune bagni e docce, quindi il luogo si riempie di tende popolate da una folla di giovani (e non solo) chiassosi e colorati che fanno casino fino a notte fonda, bevendo, suonando e facendo festa! Nell'area campeggio ci sono anche bancarelle che vendono cibo (c'è una pizza favolosa)e birra e ulteriori bancarelle di bigiotteria, vestiti... In caso voleste invece alloggiare in albergo è il caso di prenotare con un certo anticipo, perchè il festival attira afflussi spaventosi di gente.
Mentirei se dicessi che fra la gente dell'area campeggio non si fa uso di droghe e alcool, ma se non siete interessati (come me che sono pura e virtuosa...bè una birretta o due in realtà me le faccio molto volentieri) nessuno vi darà fastidio e sicuramente vi divertirete lo stesso.
Se decidete di campeggiare però è bene fornirsi di bottiglie per l'acqua (ci sono un paio di fontanelle in tutto il parco) e di salviettine per l'igiene personale (sì, ci sono bagni e doccie, ma magari non si ha voglia di fare i chilometri fino al bagno per lavarsi le mani prima di mangiare).


Per passare al lato "moda" i vestiti, gioielli e accessori che vengono venduti durante il festival sono prevalentemente tarati sullo stile alternativo. In genere sono cose originali e coloratissime. Due anni fa nella zona campeggio tantissime persone avevano pantaloni harem coloratissimi assolutamente stupendi che si trovavano anche in vendita sulle bancarelle. Il problema è che i costi della merce sono abbastanza alti. Ci sono parecchi prodotti artigianali, certo, ma si approfittano anche dello spaventoso afflusso di gente. Naturalmente non tutto è a prezzi impossibili e io ho anche un budget molto ridotto, quindi non lasciatevi spaventare. In più se optate per campeggiare sotto le mura non avete spese per l'alloggio e potete spendere di più in cibo, birra e shopping!
Le bancarelle non vendono solo vestiti, accessori eccetera, ma anche prodotti alimentari tipici, libri e quant'altro.


Poi naturalmente è il caso di spendere due parole sugli artisti di strada: potete trovare di tutto, ma prevalentemente ci sono musicisti e giocolieri. I livelli di abilità sono abbastanza vari, ma c'è gente davvero incredibile! Gli artisti non vengono pagati per la partecipazione al buskers, quindi se vi piace qualche esibizione sarebbe carino lasciare un soldino. Io stessa dovrei seguire il mio consiglio, ma a fine estate sono sempre al verde...^^' Esiste ogni anno un luogo di incontro per gli artisti di strada che diventa una specie di corte dei miracoli.
L'atmosfera è meravigliosa: scordatevi la gente grigia e imbronciata delle grandi città, sono tutti molto amichevoli e non è difficile fare amicizia per strada con dei perfetti sconosciuti! Sembra sempre una grande festa! Però questo presuppone di lasciare da parte il proprio lato permaloso e accettare tutto come fosse un gioco, perchè può darsi che la gente superi i limiti del consentito spinta dall'atmosfera carnevalesca di una festa senza regole.
Naturalmente è prudente stare molto attenti ai propri averi e non portare niente di prezioso perchè la calca è sempre una manna per i borseggiatori, per non parlare delle tende incustodite. In realtà però io non ho mai sentito che sia stato rubato niente.


E se di notte c'è il festival, di giorno vale la pena di visitare la città che offre moltissimo dal punto di vista storico e culturale. Di giorno in genere Ferrara è molto tranquilla e rilassante. Per chi potesse portarsela dietro la bicicletta è il mezzo ideale per girare in città ed è usata tantissimo anche dai ferraresi. Ci sono tanti baretti e negozi interessanti e supermercati non troppo distanti dalla zona campeggio. Inoltre per dello shopping ancora più economico sono consigliati i mercati. Oltre a quelli esistono anche mercatini tipici.

Una vecchia canzone per chi si sente brutta

E ce n'è bisogno, soprattutto nella stagione del bikini, con tutta quell'ansia da prestazione anche solo per scendere in spiaggia...

Alessandro Canino - Brutta

Lolita tutorials (wooooooow *___*)

Momoko, protagonista del film cluto delle lolite: Kamikaze Girls (io l'ho trovato piuttosto stupido e anche un po'preoccupante, ma insomma...)

Dubito che mi darò mai a versioni del lolita che non siano più che diluite. Il lolita "true" ha trooooooppe regole da seguire, è troppo costoso e in generale non fa per me. In più con tutte quelle gonnellone gonfie, le calze al ginocchio eccetera ho l'impressione che sia una delle mode che rischia di stare peggio in assoluto...Nonostante ciò seguo vari blog lolita fra cui questo: http://fyeahlolita.blogspot.com/.
Oggi mi hanno fatto una bellissima sorpresa: un sacco di tutorials su come costruirsi il proprio abbigliamento lolita!!! Ne ho già visti un paio interessanti *___*
Credo che mi darò agli accessori, visto che non ho intenzione di andare in giro con gonne imbottite di crinolina o camiciette pizzettose super accollate, però ci sono tutorials per farsi davvero di tutto, dal tricorno alla gonna true!!!

Seguendo un link da quella lista di tutorial ho trovato anche il blog di una ragazza che fa dei tutorials incredibili! Si chiama Violet e il suo stile è Hime Gyaru (cioè più o meno da principessa, con tanto rosa, fiocchi, nastri...): http://violetlebeaux.com/tutorials/
Sono rimasta particolarmente colpita dal tutorial in cui usa una sciarpa, due fodere per cuscini e del pizzo per creare una replica di un abito miliardario di Jesus Diamante O_O
Nonostante anch'io faccia tutorials e sia una patita di homemade ultimamente ho molto poco tempo (o preferisco passarlo facendo altro ^^'), quindi tendo a fare cose più grezze, facili e veloci, però credo che prim'o poi finirò per provare a realizzarne qualcuno (magari meno rosa, infiocchettati e sbrilluccicanti) soprattutto se imparo ad usare la mia maledetta macchina da cucire come si deve...

Tiramisù *ç*

Qualche giorno fa, per il compleanno del mio fidanzato (da qui in avanti la Pelosa Metà) mi sono accinta a fare il tiramisù per la prima volta.
E questo non perchè io sia una massaia antifemminista schiavizzata:
1) ho chiesto io se voleva un dolce
2) lui il tiramisù me l'ha fatto due anni fa, quando sono uscita dall'ospedale dopo un'operazione al ginocchio in seguito ad un incidente in palestra (anche se faccio karatè purtroppo non sono caduta in battaglia, mi sono miseramente rotta i legamenti sbagliando un salto -_-') <3 style="text-align: center;">

Al primo passaggio già un disastro: mi si è rotto un tuorlo nelle chiare e ho dovuto terminare la separazione con il cucchiaio e in maniera imperfetta. In più tirando fuori il cucchiaio ho rovesciato un pacchetto di fiammiferi nel cassetto delle posate -_-'
In compenso sono riuscita a frullare i tuorli e lo zucchero senza danni.


Non riuscendo a telefonare a mia madre per farmi spiegare cosa fossero le fantomatiche "fruste bianche" di cui parlava nel sms in cui mi spiegava la ricetta ho iniziato a montare le chiare a mano, facendomi due braccia che neanche in anni di karatè. In seguito mia madre mi ha richiamato e ho scoperto che possediamo una frusta elettrica per dolci -_-'''


L'incaffettamento (al ginseng perchè sono raffinata) dei savojardi.



Con la frusta elettrica le chiare vengono tanto sode che tengono su un cucchiaio. Io non ci credevo, ma è vero! In seguito ho aggiunto mascarpone, crema di tuorli e ho frullato tutto. Poi ci ho messo le gocce di cioccolato e ho mischiato.



Ecco i savoiardi ricoperti dalla crema.



Aggiunta di cacao magro boliviano equosolidale e biologico (ci si stupisce che sia marrone e non verde).



Il tocco romantico. E poi più cioccolato c'è meglio è!!!

Com'è venuto? Mmm, sbav *ç* Mi aumenta la salivazione al solo ricordo.
Anche la Pelosa Metà è stata entusiasta :D
Sono estremamente fiera di me perchè raramente una ricetta mi viene bene al primo tentativo!

Goth for dummies


Particolare di un'opera di Victoria Frances, disegnatrice di chiara ispirazione goth


Qualche anno fa un'amica mi ha chiesto di scrivere un articolo sull'estetica goth. Lo ripropongo qui per chi desiderasse un'infarinatura generale sull'argomento.

Il goth o dark si è originato in Gran Bretagna negli anni '80. A differenza di altri stili, il goth negli anni è cambiato molto poco.
E' uno stile caratterizzzato da una visione del mondo cupa, ma venata da un macabro senso dell'umorismo.
Nell’estetica gotica c’è un’enfatizzazione dell’erotico e del funebre, in una continua contrapposizione fra amore e morte. E’ una bellezza giocata sui contrasti. Questo si traduce nell’ideale di una figura malinconica con un’aura di dannazione. Per questo una figura di riferimento per l’estetica gotica è quella del vampiro.

TRUCCO: La carnagione ideale per i goth è pallidissima. Il pallore viene spesso ottenuto con cipria o addirittura cerone. Vengono molto evidenziati, in genere con tratti pesanti di matita nera, gli occhi, non solo per le donne. Il rossetto è nero, viola o scarlatto, come pure lo smalto. I capelli vengono spesso tinti di nero o di rosso.

VESTITI: La moda gotica vede il dominio quasi assoluto del colore nero per gli abiti. Sono presenti ispirazioni dalla moda vittoriana, specie in quei sottogruppi del goth, ad esempio i romantic goth, che si rifanno ad un abbigliamento di stile aristocratico (caratterizzato da mantelli, cilindri, camicie con pizzi, ecc.).
Lo stile femminile vede gonne stratificate e abbondanza di dettagli in pizzo o in rete. Vengono usati anche corsetti.
La corrente cybergoth, quella che più guarda al futuro, vede grande uso di vinile. Sono tipici di questo stile i lunghi cappotti di pelle nera.
Parte della moda gotica si ispira anche al fetish, inserendo nell’abbigliamento dettagli che lo richiamano, come collari o vestiti tipicamente fetish, ad esempio l’uniforme da scolaretta.
Una corrente della moda gotica originatasi in Gippone è il gothic lolita, che declina il gotico in versione infantile riprendendo gli abiti vittoriani per bambini.

MATERIALI: pelle nera, lattice, velluto, pizzo e rete.

SCARPE: sono tipici pesanti stivali in pelle nera con cinghie e inserti metallici, ma anche stivali con punta piuttosto lunga di pelle o metallo con fibbie, i winklepiker.

GIOIELLI E ACCESSORI: in genere i gioielli sono color argento. Tipici sono borchie, croci, anelli con simboli religiosi o magici, piercing e catene.
Sono molto diffusi anche guanti di varie lunghezze in rete o pizzo.
Alcuni accessori, come ventagli o cilindri, richiamano epoche precedenti.

giovedì 29 luglio 2010

Curiosità sui tacchi a spillo


Le scarpe di Loboutin, caratterizzate dalla suola rossa, sono adorate dai feticisti


- Molti fisioterapisti evidenziano che portare questo tipo di scarpe su lungo periodo crea problemi alla postura e può provocare problemi che vanno dal mal di schiena alla lordosi. Aiutano a tonificare i muscoli, ma tengono costantemente sotto pressione ginocchia e caviglie.

- Degli scienziati di fisica dell’università del Surrey hanno elaborato una formula per calcolare la giusta altezza dei tacchi a seconda del proprio fisico per camminare senza inciampare:
h = Q*(12 + 3s/8)
h = altezza
Q = è una variabile sociologica frutto di calcoli complessi, come quanto si sono pagate le scarpe, se vanno di moda, la quantità di alcool bevuta...
S = numero di scarpa

- Negli U.S.A. per acquistare disinvoltura sui tacchi a spillo ci sono apposite palestre, dove, ai comandi di un istruttore qualificato si eseguono esercizi proprio con questo tipo di scarpe.

- Per i dolori da scarpa con il tacco durante gli anni sono emerse soluzioni come i cuscinetti di silicone da inserire nelle scarpe e le scarpe con il tacco rimovibile che diventano ballerine.

- Maria Cerruto, urologa dell’università di Verona, ha condotto una ricerca che dimostrerebbe che il portare tacchi a spillo giova ai muscoli pelvici, che sono direttamente coinvolti nell’attività sessuale, aumentando l’eccitazione e quindi il piacere.

- Lo studioso Jarl Flensmark dell’università di Malmo, in Svezia, sostiene un collegamento fra schizofrenia e tacchi alti, in quanto i movimenti del piede stimolerebbero i nostri recettori potenziando l’attività cerebrale.

Voi cosa ne pensate delle scarpe con il tacco?

Mutande e salute (anche sotto le mutande)

Chii di Chobits, un manga delle Clamp che è anche stato adattato ad anime

Quando ero al liceo, a scuola ci hanno fatto la classica conferenza sulla droga. Quello che ho imparato è stato: fatevi le canne, ma non scambiatevi MAI le mutande. Sembra che un amico della relatrice si fosse preso qualcosa di terribile con uno scambio di mutande. Anche se non ho ben capito i meccanismi della cosa non ho mai scambiato le mutande che non si sa mai.
Un altro buon consiglio sarebbe, come dice mia madre, avere solo mutande bianche che si possono lavare a temperature più alte e quindi si igienizzano di più, ma io non sono in grado di seguirlo, mi piacciono troppo le mutande colorate.
Inoltre in estate e con climi caldi in generale si dovrebbero mettere solo mutande di cotone perchè le mutande in microfibra sono decisamente meno buone per la traspirazione e la cosa può causare malattie.
Per passare a sotto la mutanda ho letto che l'eliminazione completa del cespuglio favorisce l'insorgere di malattie.
E ricordatevi di usare sempre il preservativo per i rapporti occasionali anche se prendete già la pillola: pare che nei mesi estivi ci sia un'impennata di malattie sessualmente trasmesse, che spesso sono asintomatiche e quindi tendono a venire passate a catena senza che nessuno si accorga di niente.

Contro le All Star


Le All Star sono da anni il simbolo della moda giovane. Una volta esistevano solo in rosso, blu e forse beige, erano di tela, costavano pochissimo e le portavano soprattutto gli alternativi. Adesso sono in una miriade di colori e fantasie, possono essere fatte di vari tipi di stoffa, (eco?)pelle ed (eco?)pelliccia, le portano tutti e i modelli base costano 59 €. Il che secondo me è un furto, dato che entro un anno di utilizzo di autodistruggono. Ho amici che sostengono che le All Star vadano un po'sbrindellate, ma la verità è che le All Star non si sbrindellano: si separa la tomaia dalla suola finchè la suola non si stacca. Nel frattempo, durante le giornate di pioggia, imbarcano una vagonata d'acqua dai buchi, se già la tomaia in tela e i buchini laterali non fossero abbastanza. In effetti non sono scarpe con cui uscire in una brutta giornata e basta.
Non sono nemmeno così comode: anni fa ho comprato la versione della Sergio Tacchini ed era molto, molto più comoda. Peccato che io l'avessi trovata in sconto pazzesco e per poi scoprire che normalmente costa quanto le All Star e si distrugge più o meno negli stessi tempi.
Dopo vari anni e varie paia di All Star originali sfondate mi sono scocciata, anche perchè il mio budget abbigliamento è bassissimo (certo, se riducessi la quantità potrei aumentare la somma da investire per ogni capo, ma quella è un'altra storia).
Così ho deciso di non comprare più all star.
Peccato che quelle in fase di autodistruzione siano quelle nere, le più abbinabili. Mi rimangono rosse scozzesi (una follia fatta con il mio primo stipendio), di jeans passatemi da un'amica che non le metteva e marroni e beige di marca ignota passatemi dalla ragazza a cui davo ripetizioni di latino perchè a lei stavano strette (io ho un piedino da fata).
Il mio piano è trovare un sostitutivo di una marca meno nota, possibilmente più comodo e a prezzo molto ridotto. Una mission impossible, un po'come quando cercavo una maglietta bianca di cotone 100% un po'scollata ma non troppo, con maniche a palloncino e di costo inferiore ai 5 € durante questi saldi (però da H&M alla fine l'ho trovata).
Qualche anno fa magari avrei puntato alle Superga: al mercato, quando io ero al liceo, te le tiravano dietro, anche se solo in blu e bianco. Io ne ho avute per lungo tempo un paio blu customizzate con perline infilate nelle stringhe e disegni fatti con la candeggina per non farle sembrare troppo sfigate. Sì, le Superga non erano queste gran scarpe fashion, allora. Adesso le fanno di qualunque colore e costano come le All Star. C'è stato un periodo in cui le mettevano tutti, adesso mi pare che il trend sia calato.
Da Terranova ho visto delle pseudo All Star che costano in sconto intorno ai 5 euro e hanno le stringhe di raso (che adesso vanno tanto, ma una mia amica che le ha dice che si slacciano in continuazione), ma avevano la suola bassa e quando sono andata c'erano solo in color lavanda, che mi piace molto, ma è poco abbinabile.
Da H&M ho visto vendute intorno ai 12 euro delle scarpe di tela molto carine, ma con suola molto bassa (di cui non mi fido, quanto può durare?). In più quelle che mi piacevano di più erano rosa a ricami floreali, ma io ho bisogno di scarpe nere. Però se cambio idea posso ripassare perchè mi pare che fossero della nuova collezione.
Un motivo per cui fatico a trovare un sostitutivo valido è che ho provato almeno una versione del mercato scomodissima che segava il retro del piede, e vorrei evitare di spendere di nuovo soldi per nulla. Dovrò controllare bene le scarpe che trovo per vedere se sporge l'impalcatura posteriore della tomaia.

Se usate All Star, come vi trovate? Se usate un buon sostitutivo, potreste consigliarmi?

mercoledì 28 luglio 2010

Muffins salati

(per 4-5 persone, insomma, sono 10 muffins)
Una ricetta già collaudata e di sicuro effetto!
L'ho trovata su Grazia anni fa, ma l'ho fatta per la prima volta quest'anno. La ricetta originale era con emmenthal e pomodorini, ma la seconda volta l'ho fatta con un formaggio a caso (comunque di quelli che si sciolgono), pancetta e salvia ed è venuta anche meglio.

Impasto base:
-180 gr di farina
-una bustina di lievito per torte salate
-80 gr di olio (io ho usato l'extravergine d'oliva)
-3 uova
-100 gr di emmenthal tagliato a tocchetti (molto molto fine. Comunque anche usando un altro formaggio di consistenza simile non cambia molto, dipende dal gusto che si vuole ottenere)
-2 cucchiai di panna fresca (ma la seconda volta ce ne ho messa di più ed è venuto meglio, diciamo almeno 3)
-sale

Ingredienti aggiuntivi per farli all'emmenthal e pomodorini:
-scegliere l'emmenthal come formaggio nelle quantità indicate sopra (o a piacere, insomma)
-20 steli di erba cipollina tritata (io la volta che li ho fatti così non l'avevo, comunque credo che ci sarebbe stata bene)
-25 pomodori datterini maturi (io li ho messi interi come nella foto della rivista, ma a posteriori credo che sarebbe stato meglio tagliarli almeno a metà)

Ingredienti aggiuntivi per farli a salvia e pancetta:
- una confezione singola (al supermercato da me le vendono a due a due) di pancetta affumicata, soffritta prima di metterla nell'impasto (senza olio, così la ricetta viene un minimo più leggera)
-salvia fresca ben lavata e fatta a pezzettini

Preparazione:
Mescolare tutti gli ingredienti (badando a mettere prima del resto farina e lievito). Versare il composto in 10 pirottini da muffins (si trovano al supermercato, io li ho usati di alluminio perchè ho trovato quelli). Ovviamente avendola si può usare anche una teglia per muffins. Essendo muffins si gonfiano, quindi non bisogna riempire troppo i singoli pirottini. Cuocere a 180° per 40 minuti.

Difetti: mi sa che devo dosare meglio gli ingredienti perchè sebbene i muffins siano buoni poi la bocca rimane un po' allappata come quando si mangia una banana troppo acerba. Comunque metterci più panna sembra funzionare abbastanza.


Qui sono nella versione salvia e pancetta.

Blog fluorescenti

Già la serata in cui l'ho scoperto mi sono innamorata persa di un blog e della sua autrice. Si tratta di:
http://www.doedeereblogazine.com/
L'autrice è una russa naturalizzata americana che ha iniziato con il lanciare una linea di abbigliamento per poi finire per creare una linea di cosmetici, la Lime Crime. Il suo leitmotiv è COLORE OVUNQUE in accostamenti azzardati ma sempre azzeccati, con un tocco di fiabesco e un amore sviscerato per gli unicorni. L'autrice ha circa la mia taglia e le sue mise fluorescenti le stanno benissimo, il che mi fa sognare azzardi cromatici sensazionali anche nel mio guardaroba. Io non sono per niente sobria, ma non sono nulla al suo confronto. A questo si uniscono saggi consigli e foto bellissime, anche quelle che non centrano niente con vestiti ecc. Quelle che invece centrano sono soprattutto di trucchi particolarmente ben riusciti, dei prodotti della Lime Crime e dell'autrice in vari contesti con vestiti pazzeschi.
Ci sono anche idee per realizzare oggetti bellissimi, il che mi attrae quanto se non più dei vari look!!!

martedì 27 luglio 2010

Dieci modi per ritrasformarmi in un essere umano quando sono depressa o arrabbiata

1) lanciare del cibo nelle mie fauci spalancate (estremamente consigliati gli alimenti ricchi di carboidrati, quali pastasciutta, pizza, chirashi, maki e temaki vari. Inoltre sono consigliati tortillas, noccioline al wasabi, patatine al bacon, crema di cioccolata della centrale del latte, maria mole, tiramisù e, se siete ricchi, tonnellate di caviale di salmone)

2) lanciarmi il mio fidanzato

3) lanciarmi un pelouche fuffoloso (dimensioni minime richieste: mezzo metro)

4) mettermi davanti al dvd di Sin City sparato a tutto volume (è il mio film preferito)

5) farmi vedere almeno 3 puntate di seguito di un cartone giapponese comico/demenziale (ranma 1/2, host club...)

6) farmi pat pat in testa per un tempo direttamente proporzionale alla profondità della depressione (attenzione, non usare in caso di incazzatura, mordo)

7) portarmi in mezzo alla natura incontaminata e selvaggia (particolarmente graditi boschi nordici, specie in autunno, e montagne, ideali montagne nordiche boscose in autunno, ma in caso va bene anche il parco cittadino)

8) portarmi ad uno spettacolo di guerrieri capelloni in kilt che ballano il can can senza mutande

9) farmi disegnare (sono contenta ogni volta che supero il blocco dell'autore)

10) sono indecisa fra una vacanza a Mosca, una nello Yucatan con visite alle rovine maya, un mesetto a spasso per il Giappone con lungo soggiorno a Tokyo e onigiri e latte al cioccolato tutti i giorni, un pellegrinaggio all'Ayers Rock con walkabout nel deserto, Barcellona...sparo alto perché mi sa che nessuno sceglierà mai questo sistema, sigh!

E con voi cosa funziona?

Delfini di Banana Yoshimoto


[...] gli esseri umani desiderano essere trattati con affetto dai loro simili.
Chiunque muore dalla voglia di venire ascoltato, osservato e amato dagli altri. E quando questo non succede si prova una grande tristezza.
Adoro le metropoli perchè inglobano anche gli esseri ambigui come me, e ci permettono di viverci. Purtroppo, però, in quelle stesse metropoli aleggia, proprio pervade l'aria, quel genere di tristezza. Io respiravo spesso quell'odore. Sui limousine bus della notte, nelle stazioni all'alba, all'interno dei grandi magazzini. L'odore triste di quando nessuno ti guarda, nessuno ti ascolta dimostrandoti affetto, di quando ti senti solo un essere insignificante in mezzo alla folla.
***
Mi resi conto che, anche se noi esseri umani non eravamo cambiati per niente, il periodo storico stava cambiando. Avevo l'impressione che stesse aumentando un ceto medio che, sebbene non avesse problemi economici e avesse anche una certa educazione, viveva misteriosamente in un mondo permeato di violenza. Le ragazze che si incontravano al tempio erano persone normali che appartenevano alla cosiddetta borghesia, quelle stesse che fino a qualche tempo fa non avrebbero mai accusato problemi psicologici. Gente che in teoria non avrebbe mai dovuto aver niente a che vedere con prostituzione, stupri, suicidi collettivi, anoressia e bulimia.
***
[...] in fin dei conti le cose non erano cambiate molto da quel periodo.
Un periodo in cui le donne erano considerate solo macchine per fare figli. Un periodo in cui la parola "moglie" indicava una donna a metà fra la cameriera e la prostituta, a cui veniva aggiunto un tocco materno.
***
Davanti ai miei occhi apparve l'immagine della folla che sul principio dell'autunno comincia a indossare vestiti più pesanti, e la luna che si intravvede fra i grattacieli.

Un libro per le vacanze: Il diario di Bridget Jones


Avete visto i film "il diario di Bridget Jones" e "che pasticcio, Bridget Jones!" che hanno lanciato verso il successo Renée Zellweger?
Bè, i libri sono MOLTO meglio. Io raramente rido leggendo un libro, ma leggendo questi mi sono sbellicata, e non solo la prima volta, ma ogni volta che li rileggo!
Bridget è un archetipo femminile che mostra tutte le ossessioni e le nevrosi della donna moderna: il peso, il fumo, l'amore, la carriera, l'orologio biologico...tutto questo senza mai scadere nella pesantezza di una critica sociale. Non sono libri che fanno la morale, sono libri per divertirsi, eppure a fine lettura ho sempre l'impressione di avere esorcizzato un po'delle aspettative sociali imposte e autoimposte.
Bridget quindi mi funge sia da antistress sia da antidepressivo :D
Inoltre sono la lettura ideale per ogni uomo e ragazzo che volesse imparare a capire come pensano le donne.
Sono libri leggibili in qualunque momento dell'anno, ma quale momento è meglio delle vacanze in cui nessuno viene a romperci le scatole se non stiamo leggendo qualcosa per il lavoro, lo studio o anche solo di culturalmente elevato? Scommetto che anche Rita Levi Montalcini legge rivistacce in spiaggia!
E sfido chiunque a dire che "il diario di Bridget Jones" e "che pasticcio, Bridget Jones!" non sono libri intelligenti dopo averli letti.

Daily outfit & new purchase

Pantaloni harem viola: mercato
Canotta turchese: Bershka
Sciarpa viola e oro: H&M
Borsa: H&M

Il mio nuovo acquisto è la borsetta: l'ho trovata a soli 3 euro da H&M!!!
E' vellutata effetto pelle scamosciata e ha due tasche con cerniera, una all'esterno e una all'interno, più la taschina per il cellulare. Mi piace tantissimo e con tutte quelle taschine è decisamente pratica!
Quest'anno impazzisco per l'accostamento di varie tonalità di azzurro con il viola brillante. Ho anche un set di ombretti dei due colori (purtroppo non quello della Kiko che sembra bellissimo e costa solo sui 6 euro), ma devo ancora imparare a metterli in modo da non sembrare un travestito ^^'

Non ci credo...

Cercando una foto per il post precedente mi sono imbattuta in un sito geniale:
http://www.invaligia.com/
E' un sito con liste prefabbricate delle cose da mettere in valigia, che include una lista degli indispensabili e liste accessorie a seconda della destinazione (mare, sciare, trekking, moto, viaggio di lavoro, casa in affitto...) e dei compagni di viaggio (se si hanno bambini, animali...). In più c'è la lista delle cose da fare prima di partire! Non mi risolve il problema dei vestiti da portare, ma almeno non rischierò di dimenticare cose fondamentali e non dovrò rifare daccapo le liste ogni anno!
E dubito anche che sia l'unico sito di questo genere. Per fortuna che c'è internet...

Il dramma della valigia


Questo mese ho fatto ben tre weekend al mare (evviva!). Ogni weekend, però, sono riuscita a dimenticarmi qualcosa di fondamentale come spazzolino, pigiama, asciugamano...
Adesso che sto per partire di nuovo, stavolta per un periodo di tempo più lungo, ho tentato di fare una bella lista efficiente della roba da portarmi via.
Fino a spazzolinodadentichiavisoldicellularecaricatorecremasolare ancora ci siamo (a parte che già con librodistudiolibridisvagoguidaturistica la valigia rischia il collasso gravitazionale), il vero dramma arriva alla fase "vestiti".
I vestiti devono essere adatti alle attività che si svolgeranno (copricostume e vestiti carini per la sera), pratici (pantaloncini e magliette/canottiere), abbinabili (il marrone con il nero non mi convince allora prendo quell'altro, ma allora devo portare via un altro paio di scarpe, ma non ci stannno...ecc, ecc.), adatti ad eventuali problemi climatici (vado al mare, ma magari fa freschino, quindi metto un maglione, poi ci sono le zanzare quindi forse sono meglio i jeans, poi magari piove per cui mi porto impermeabile, ombrello e arca di noè -ah, no, l'arca di noè non è un vestito), imprevisti (mettiamo in valigia questo abito da cocktail se per caso il presidente Obama dovesse invitarmi improvvisamente ad un party), eccetera, eccetera, il tutto lasciando un minimo di spazio per lo shopping.
In pratica l'unica soluzione logica sarebbe attivare un varco dimensionale e stipare nel mio mini trolley l'armadio.
Se qualcuno ha soluzioni migliori me le dica per favore.

lunedì 26 luglio 2010

Lo stile di Coraline

Chi non ha visto Coraline alzi la zampina. Molto molto male, filate a vederlo, possibilmente in 3D (anche se essendo un film vecchiotto sarà dura...).
Trama: la storia è tratta da un romanzo di Neil Gaiman. Coraline, una ragazzina fra i 12 e i 14 anni, si trasferisce con i genitori in una nuovo condominio isolato e tetro, abitato, oltre che dalla sua famiglia, da una coppia di vecchietta amanti dei cani, dalla proprietaria con suo nipote e da un vecchio artista di circo. Spinta dalla noia trova una porticina nascosta sotto la tapezzeria, che si apre con una vecchia chiave dall'impugnatura a forma di bottone. Dietro la attende un mondo fantastico...o spaventoso?
Recensione: è un cartone animato e non un film horror, ma io qualche brivido l'ho avuto. E' fatto benissimo, sia graficamente sia come storia, musiche...vale la pena di vederlo almeno una volta, possibilmente in 3D che rende di più.

Bene, ora tutti sanno di cosa si sta parlando.
C'è un elemento del film che mi ha molto affascinato: i vestiti di Coraline.
E' uno stile coloratissimo, ma adatto all'ambiente piovoso dell'autunno in cui il film inizia. E' fatto di lana, righe e colori sgargianti. In più Coraline ha i capelli blu e una molletta a forma di libellula nei capelli.
Quando la incontriamo a inizio film è vestita così:

Impermeabile e stivali gialli, gonna di lana e calze a righe.
Poi la vediamo anche così:

All star, calze di lana colorata, gonna di lana e maglietta a righe, con accostamenti cromatici azzardati.
Anche il suo pigiama è coloratissimo:
E questi sono gli abiti dei suoi sogni che ottiene durante il film:


Stivaletti blu, maglione aderente a stelle e pantaloni neri skinny.

Sono pazza io se penso che potrebbe essere uno stile facile da copiare e perfetto per l'autunno?
Non se ne può più dei look tardo autunnali e invernali solo in grigio e nero!

Fixdesign




Ho incontrato per la prima volta la Fixdesign quest'estate, su un catalogo. L'ho trovata un po'troppo leziosa, ma con parecchie idee carine. Nell'ultimo numero di Glamour c'era il catalogo della collezione autunno/inverno, che invece mi è piaciuta decisamente di più.
Temo che una certa leziosaggine sia una caratteristica fissa della marca, a partire dal fiocco brillantinato che ne è il simbolo. Inoltre la destinataria ideale a cui si rivolge sembra essere una ragazza un po'fighetta e leziosa, una donna oggetto che si dipinge come innocente (insomma, un po'una Paris Hilton). E nemmeno questo mi convince molto.
Poi pare che utilizzino vera pelliccia!!! E si sa che gli animali da pelliccia vengono gassati o addirittura scuoiati vivi per preservare il pelo (per ulteriori informazioni cliccate qui).
Quello che mi piace invece è l'utilizzo dei personaggi di cartoni e fumetti infantili: ce ne sono talmente tanti che ce n'è per forza qualcuno che piace! Nell'ammasso dell'ormai insopportabile Hello Kitty, dei truci 7 nani disneyani che non si capisce cos'abbiano di carino, di Topolino & Minni (che vanno di gran moda anche in Giappone) e dell'ormai dimenticato Winnie the Phoo, ho trovato non solo i Peanuts (che adoro), ma anche i personaggi dell'Era glaciale!!!
Non è adorabile questa felpa della scoiattolina di Scrat?


La Fixdesign ha anche lanciato una linea a tema Chupa Chups, quindi sempre infanzia, ma niente personaggi dei cartoni, una linea ispirata ad Alice in Wonderland, che adesso spopola (secondo me sarà una tendenza almeno per tutto l'inverno) e vari pezzi con stampe che si rifanno alle dive dei vecchi film.
Esiste anche la collezione uomo e la collezione per gli animali domestici (l'accostamento delle due categorie è casuale...). E c'è anche qualcosa per i bambini.
La larghissima maggioranza dei capi della Fixdesign (felpe, jeans, stivali, giacche...) sono abbastanza semplici e quindi facili da abbinare e adatti alla vita quotidiana.
I prezzi mi sono ignoti perchè sul sito e sul catalogo non ci sono (e già quando non ci sono i prezzi è un cattivo segno...). Sospetto che siano molto alti, o quantomeno decisamente più di quanto io mi possa permettere. Sul Glamour di questo mese c'era qualche look con capi della Fixdesign e se ben ricordo le felpe erano sugli 80 euro...
Sono decisamente meno tentata di farmi regalare un capo della Fixdesign rispetto a uno della Chapati design (Chapati design) perchè i capi della Fixdesign sono molto più "normali", ovvero dubito che sia molto difficile trovare capi di altre marche molto simili e a prezzi più bassi visto il boom delle stampe con personaggi dei cartoni, dive eccetera.
Allora cosa della Fixdesign mi ha colpito tanto da scriverci un articolo? I look del catalogo!
Dopo la delusione nello scorprire che i trend autunno/inverno di quest'anno sono praticamente gli stessi dell'anno scorso, questi abbinamenti mi sono parsi divertenti e facili da copiare.

Ecco i look del catalogo che preferisco:
- gonna scozzese, calzamaglie/leggings beige, scaldamuscoli beige, uggs
Non farà troppo caldo con gli uggs e gli scaldamuscoli? Comunque è un buon mix di moda giovane, bon-ton e collegiale.


- minigonna di lana bianca a trecce, pon pon, calze e felpa marroni, stivali da pioggia con bordo in lana
Lo stile invernale dato dalla lana bianca e dai pon pon si mescola al sexy della minigonna e alla praticità degli stivali da pioggia. Il marrone dà all'insieme un tono caldo molto gradevole.


- felpa grigia, pon pon , calzettoni grigi a coste sopra il ginocchio e shorts di jeans
Il fioccone di strass e gli stivali pelosi non fanno per me, ma il resto è adorabile. Adoro i calzettoni sopra il ginocchio (sarò influenzata dal Giappone?), ma magari con dei leggings o delle calzamaglie sotto gli shorts per l'inverno.


- stivali pelosi, calzettoni, kilt, maglietta dei chupa chups con strass, cardigan e sciarpona colorata
Super delirante, ma non vi mette di buonumore?
Peraltro il look risulta sgargiante anche se in realtà gli unici colori forti sono il lilla della sciarpa e il disegno della maglietta: basta una sciarpa per rivitalizzare l'inverno!

Le nuove tendenze autunno/inverno secondo Glamour (cioè sempre la solita roba secondo me)

Nel numero di luglio di Glamour c'era un inserto che prometteva di rivelare tutte le tendenze autunno/inverno del 2010, con immagini dalle sfilate e capi a prezzi più economici scelti dalle collezioni di alcuni negozi.
Curiosissima, ho comprato rivista e inserto...solo per rimanere tremendamente delusa.
Questo numero di Glamour si salva giusto giusto perchè c'era il catalogo autunno/inverno della Fixdesign. Ma ne riparleremo.
Ora procediamo ad esaminare queste "nuove" tendenze.

Dalle sfilate:
- color cammello (ovvero il buon vecchio beige), specie sui trench.
Sai che novità...i trench vengono rilanciati ogni anno e sono beige da quando sono nati. In più i colori soft come il cipria, il rosa pallido, il grigio chiaro e il beige sono di moda da almeno due anni e sono un classico bon ton in generale.
- rosso
Un classico della moda invernale, specie sotto Natale e capodanno
- montone
Questo mi piace e, anche se non è proprio una novità, negli ultimi anni si è visto relativamente poco. Sarà tornato sull'onda del successo degli uggs?
- fiori
In inverno? Secondo me è un trucco degli stilisti per riciclare gli avanzi della primavera e/o continuare a sfruttare il trend floreale di quest'anno. Credo che non sfonderà.
- minimal
Vuole solo dire capi senza tanti fronzoli, ma ne lanciano ogni maledettissimo anno, è inutile parlarne come fosse una tendenza! E' più facile essere eleganti senza tanti fronzoli e colori, ma proprio perchè amo fronzoli e colori trovo il minimal noiosissimo.
- tartan
Sai che novità, saranno minimo due anni che ce lo propitnano! Perfino io che lo adoro inizio a stufarmi.
- cappe
Questa se vogliamo è abbastanza una novità perchè è da un po'che non tornano di moda (se non contiamo il poncho, che è un po'la controparte trasandata della cappa). Però credo che la maggior parte della gente (io di sicuro) trovi più comodo un cappotto per la vita di tutti i giorni, quindi dubito ne vedremo molte per strada.
- jacquard (ovvero fantasie tirolesi)
Il classico maglioncino orrendo che temevamo ci regalassero a Natale fino a poco fa. Farà parte della tendenza fugly (fashion + ugly) di cui fanno già parte gli uggs e i crocks? Mah. Comunque temo che lo jacquard finirà per piacermi visto che andrà di moda anche in Giappone e che viene proposto in nuovi modi rispetto ai classici maglioncino/guanti/cappello/sciarpa, per esempio sulle calzamaglie.
- fifties (pin up e vestiti strizzati al punto vita)
Ma basta riprendere gli anni '50,'60 e '70, inventate qualcosa di nuovo! Lo stile anni '50 era una novità un paio di anni fa, adesso queste pin up/casalinghe anni '50 hanno un po'rotto.
Una mia amica dice che il punto vita strizzato nasconde i fianchi, ma non mi convince. In più se penso agli anni '50 le prime cose che mi vengono alla mente sono la sottomissione delle donne, colori smorti, reggiseni a punta e orrende permanenti platinate. Non fa per me.
- sixties ladylike ovvero tagli dritti e squadrati e vestiti accollati, tutti molto bon ton.
Naaaaa, il bon ton proprio non fa per me, poi se proprio proprio almeno non così rigido! Dagli anni '60 si potevano riprendere tante cose più interessanti.
- seventies boho/neogipsy (maxidress in patchwork, gilet in pelliccia, gonnellone, cappelli a tesa larga, pantaloni palazzo...)
Il gipsy mi piace molto, mentre il termine boho mi sa un po' troppo di ricco travestito da fricchettone. Le gonnellone della nonna sono rientrate nel nostro armadio già da un po'. Adoro il patchwork, ma dubito che si vedrà nella versione "patchwork di lana traforata" proposta nelle sfilate. Invece la pelliccia sarà sicuramente una grossa tendenza di questo autunno/inverno (vedi sotto). Mi piace la novità del cappello a tesa larga. Invece i pantaloni palazzo non mi convincono del tutto, forse preferisco la buona vecchia zampa d'elefante in versione soft.
- blu molto brillante
Non ce lo vedo per niente nella moda invernale, è un colore troppo freddo.
- grigio in versione "gray is the new black" ovvero come colore base
Cercano di dargli un tono sensuale, ma secondo me il grigio funziona come si deve soprattutto nel casual e sugli abiti da lavoro come i tailleur. E' troppo smorto per essere sexy, specie tono su tono come viene proposto quest'anno. E ancora, che razza di novità sono il grigio in inverno e un colore smorto tono su tono?
- oro (versione un po'spenta)
Già l' oro in inverno non è una novità apocalittica (perlomeno per quanto riguarda Natale e capodanno, ma dubito che la gente andrà in giro tutti i giorni in versione carta da cioccolatino). In versione smorta però è anche un po'triste.
- grafismi
Fantasie geometriche ci sono sempre e comunque in ogni collezione, dovrebbero smetterla di gridare alla novità.
- bianco
In inverno? Che novità!
- lana (cardigan, maxipull, shorts, vestiti, ecc. in versione sottile, tricot, cotta, a trecce, bouclè o traforata)
In inverno? Che novità! Sì, mi ripeto, ma daiiiii! L'elemento di novità forse è che la lana va forte soprattutto in versione vestito, ma in realtà se ne sono visti tanti anche l'anno scorso e anche prima.
- leather
Grande novità...dello scorso inverno. Non si capisce bene se sarà ancora borchiato, probabilmente molto meno. Probabilmente i pezzi forti saranno treggings, stivali, borse e cinture, soprattutto in nero, come l'anno scorso.
- maculato (soprattutto al naturale, ovvero con sfondo giallo beige)
Anche questa grande novità...
- cardigan (specie maxi, usato al posto del cappotto)
Il cardigan knit extralong è stato la grande moda dello scorso inverno, non si può proprio chiamare novità. L'innovazione forse è che va strizzato in vita con una cintura.
- maschile (versione XL)
Bastaaaaa, è lanciato periodicamente come stile molto trendy e scafato da donna liberata da tuti gli stilisti e tutte le riviste. Camicie giacche e pantaloni di taglio maschile sono nel guardaroba femminile già da un bel pezzo.
La moda propone il completo giacca-pantaloni in versione baggy (mentre nelle collezioni passate era slim), ma credo che l'effetto sia semplicemente più sciatto. Anche questa tendenza dubito si vedrà per la strada.
- verde militare (visto soprattutto con il marrone)
Ecco un colore un po'più nuovo per l'inverno (oltre al blu brillante). Mi piace! Si abbina perfettamente con i classici colori spenti invernali (sta bene sia con il marrone sia con il nero e anche con il grigio e il beige) e allo stesso tempo dà un tocco un po'più vivo al look.
- cappotti e soprabiti lunghi fino ai piedi
Effettivamente non si vedevano da un po'di tempo (dai tempi di Matrix XD), però bisogna vedere se prevarrà l'estetica sulla praticità di un cappotto che non strusci a terra e non si impigli. Staranno bene anche sulle ragazze basse e rotondette? Mah...

Trucco: soprattutto rosso e viola. Rosso e viola in inverno non sono una novità...

Cosa emerge dai consigli sui capi più cheap:
- camicie bianche con decori, plissè e quant'altro o camiciette fantasia frou frou
Penso che negli ultimi tempi il vero problema sia trovare una camicia senza pizzi e arricciature...
- piumini
Li odio. Possono tentare di renderli fashion quanto vogliono, ma sulla donna media fanno sempre l'effetto omino michelin.
- pantaloni skinny
Sai che novità...
- abiti in lana
Già visti, ma ok, poi sull'idea base ci sono tante possibili variazioni.
- cappotti bon ton con bottoni sul davanti ed eventuale cintura in vita, soprattutto in tweed o in colori vitaminici
Veeeeeeeeecchio! Ricordo ancora quello di una mia compagna del liceo e in sette anni non sono mai passati di moda. Non c'era bisogno di una rivista per consigliarli.
- tartan
Come già detto del tartan ormai non se ne può più.
- colori spenti
Il motivo per odiare la moda invernale.
- fantasie geometriche più che floreali
Sai che novità, in gennaio a vestirsi floreali si rischia di sembrare decisamente fuori tempo.
- tute da ginnastica
Il tentativo di includere capi gym in combinazioni eleganti non mi convince. L'anno scorso addirittura si vedevano parecchio pantaloni da ginnastica e tacchi a spillo, bleah! Se bisogna mettersi in tiro è inutile farlo a metà!
- leggings decorati
Tentativo di rivitalizzare il trend ormai affermato dei leggings. Fra qualche anno ci proporranno come grande novità le calzamaglie...
- particolari in pelliccia
La pelliccia, su interi capi o come particolare sarà probabilmente un grande trend di questo inverno, anche se non sembra emergere dal dossier sulle sfilate. Io sono assolutamente contro la pelliccia non-eco e devo dire che non ne vado matta neanche in versione eco. Sembra che sarà di gran moda anche in Giappone. Perfino nel catalogo della Fixdesign si vedono degli assurdi stivali alti super pelosi. Pensavo che certe cose si vedessero solo nelle mode giapponesi più estreme, spero che non diventino un trend!
- chiodi in ecopelle neri o colorati
Noia. Si vedono ogni inverno da un bel po'.
- sciarpone di lana
E' inverno, sai che novità.
- golfini e vestiti di lana a maniche corte
Continua il trend dell'anno scorso. Io lo trovo un po'stupido, si finisce per avere caldo al corpo e freddo alle braccia. Forse però è efficiente portato con gli scaldamuscoli.

Nessuna novità sulle borchie, la grande tendenza dell'inverno scorso. Suppongo che scemerà lentamente e che quindi ne vedremo abbastanza anche questo inverno. Invece forse finalmente stanno declinando gli importabili abiti superstrutturati degli scorsi anni, o quantomeno non sono annoveratifra le tendenze come al solito. Come conseguenza pratica spero che spariscano le orrende spalline imbottite che sono tanto andate di moda negli ultimi due anni.

Comunque il giudizio finale sui trend di quest'anno è noia, noia, NOIA! Col cavolo che seguirò la moda! Ho intenzione di essere supercolorata e di sperimentare con scaldamuscoli e quant'altro.

mercoledì 21 luglio 2010

punk t-shirts II

Difficoltà: facilissima

Ingredienti di base:
-maglietta
-forbici
-spille da balia


Direi che si spiega da sola. Questa l'ho fatta ispirata da delle complicatissime felpe tenute insieme da spille da balia che ho visto qualche anno fa a una fiera del fumetto.
Non si vede molto, ma in una delle spille da balia è infilato un ciondolo a forma di cuore. Si può fare lo stesso con ciondoli di altro tipo, perline e catenine (ma bisogna tenere conto che il cotone tende a deformarsi sotto pesi eccessivi).
Un altro classico è tagliare via le maniche a una maglietta a maniche lunghe e riattaccarle con le spille da balia. Oppure si può fare lo stesso tagliando la maglietta in due orizzontalmente (anche verticalmente, ma poi si vede il reggiseno - o il non reggiseno- e fa brutto).
Se volete replicare la foggia della maglietta della foto consiglio di tagliare la maglietta sopra all'attaccatura del seno, perchè se si vede il solco fra le tette il risultato è volgare.

Chapati design

Ho visto per la prima volta un vestito della Chapati design alla fiera dell'artigianato di Milano. C'erano delle ragazze che giravano per gli stand con cappotti di velluto ricamato con cappucci a punta. Mi stavo chiedendo se non fosse qualche forma di cosplay quando sono arrivata allo stand. Ho preso un catalogo e sono andata via abbastanza in fretta perchè ero con amici.
Leggendo il catalogo sono rimasta affascinata da questi abiti che parevano usciti da una fiaba. Sembravano un po' i vestiti degli elfi del Signore degli anelli come me li immaginavo io.
La Chapati, che è una marca di Berlino, continua a presenziare ogni inverno alla fiera dell'artigianato a Milano. Nel frattempo ogni tanto guardo con bramosia il sito internet e così ho scoperto che la marca principale si è divisa in tre sottomarche:
1) Chapati design, la linea classica e fiabesca


2) Alltag Berlin, la linea studiata per conciliare gli abiti da fiaba con le necessità della vita quotidiana

3) Saphira night, la nuova linea, ispirata a magia e misticismo

Quella che mi piace meno è Alltag Berlin perchè nella linea ci abiti piuttosto normali con un tocco di creatività, ma decisamente più costosi degli abiti normali, quantomeno quelli che prendo io di solito.
La Chapati design continua a piacermi moltissimo, ma gli abiti veramente fiabeschi forse ormai sono quelli della Saphira night, che al velluto e ai cappucci a punta uniscono pizzo, nuovi colori e nuovi tipi di capi d'abbigliamento.
Purtroppo i prezzi, anche se non proprio infernali, sono al di sopra della mia portata. Sto meditando se farmi regalare un vestito o un cappotto per natale.
Si possono anche fare compere in rete. Il sito è molto bello, con musiche a tema e immagini stupende, ma è anche user friendly, visto che è disponibile in inglese, italiano e tedesco.
Per altre informazioni o un'occhiata alle foto delle collezioni rimando a http://chapati.de/
Attenzione, può provocare desiderio assurdo di possedere un vestito da elfo.

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