mercoledì 4 luglio 2012

Città del Messico/Mexico City

In foto vedete il plastico della Città del Messico originale, quella atzeca. Gli Atzechi fondarono la città su degli isolotti in mezzo ad un lago, seguendo le istruzioni del loro dio principale che aveva ordinato loro di costruirla dove avessero visto un'aquila che mangiava un serpente su di un cactus. Prima erano mercenari nomadi. Questo fu l'inizio del loro impero guerriero. Al centro della città si elevava una piramide con due templi gemelli, uno dedicato a Tlaloc, il dio della pioggia, e uno a Huitzilopochtli, il dio colibrì, una divinità guerriera che esigeva costanti sacrifici umani.
Quando gli spagnoli conquistarono al città, abbatterono gli edifici principali per costruire i loro ed espandendo la città prosciugarono il lago. Vicino all'attuale piazza principale, lo Zocalo, dove si trovano la cattedrale, palazzi governativi e alberghi di lusso, sono state riportate alla luce le (molto malridotte) rovine della piramide dei templi gemelli. Con il tempo i nuovi edifici sono affondati nel terreno spugnoso e per salvarli si è dovuti ricorrere a colate di cemento come per la torre di Pisa. E' una cosa che fa girare la testa, sembra di essere costantemente ubriachi.


In the picture you can see the model of the original Aztec Mexico City. The Aztecs founded the city on tsome islands in the middle of a lake, following the instructions of their chief god who had ordered them to build it where they saw an eagle eating a snake on a cactus. Before, they were nomadic mercenaries. This was the beginning of their  warrior empire. At the heart of the city stood a pyramid with twin temples, one dedicated to Tlaloc, the god of rain, and one to Huitzilopochtli, the hummingbird god, a warrior god who demanded constant human sacrifices.
When the Spanish conquered the city, they demolished the main buildings to build their and expanding the city they dried up the lake. Near the present main square, the Zocalo, where are the cathedral, government buildings and luxury hotels, have been brought to light (in very poor condition) ruins of the twin temples' pyramid. By the time the new buildings are sunk in the spongy ground and to save them the government resort to casting of concrete as for the tower of Pisa. It's something that makes your head spin, it seems to be constantly drunk.


Nella cattedrale (tutta storta) c'è il Cristo del veleno, un crocifisso che si dice sia diventato nero per avere assorbito il veleno destinato ad un fedele. Come molte statue locali di santi ha capelli veri, offerti dalle fedeli. C'è anche un bellissimo organo e ben tre altari. Ma la cosa più interessante è la cappella di s.Ramon Nonato, a cui si offrono lucchetti per chiudere la bocca di chi parla male di noi.

In the (crooked) cathedral there is the Christ of the poison, a crucifix that is said to have turned black absorbing the poison intended for one faithful man. Like many local statues of saints he has real hair, offered by believers. There is also a beautiful organ and three altars. But most interesting is the chapel of s.Ramon Nonato, where people offers locks to close the mouth of one who speaks ill of them.

Ha le ruote!/It's on wheels!
La città ha ben 11 linee di metropolitana e altre sono in costruzione. Visto che è trafficatissima, molti preferiscono la più rapida metro, finendo per stare pigiati come sardine. Visto che molte donne venivano molestate nella ressa, si sono create carrozze speciali per loro.

The city has as many as 11 subway lines and others are under construction. Since the traffic is extremely busy, many prefer the faster underground and end up being packed like sardines. Since many women were being harassed in the crowd, the government created special coaches for them.

Una delle cose che mi sono piaciute di più è il museo di antropologia, che è diviso in stanze dedicate ognuna ad una popolazione precolombiana al piano terra, e al primo piano ai loro discendenti moderni. Purtroppo non sono riuscita a visitarlo tutto, ma ci sono manufatti incredibili, di cui alcuni molto famosi come il "calendario atzeco" della seconda foto, che in realtà era usato come piattaforma sacrificale.

One of the things I liked most is the museum of anthropology, which is divided into several rooms, each dedicated to a pre-Columbian population on the ground floor and on the first floor to their modern descendants. Unfortunately I could not visit them all, but there are incredible artifacts, including some really famous as the "Aztec Calendar" of the second photo, which was actually used as a sacrificial platform.

Sono assolutamente da vedere anche i murales di Diego Riviera, uno dei muralisti messicani più famosi in assoluto, nonché marito della pittrice Frida Kahlo. Nel palazzo nazionale trovate una serie di suoi murales che raccontano la storia del Messico, focalizzandosi sul punto di vista dei nativi. Sono molto belli e istruttivi, utile premessa a visite successive (specie se qualcuno ve li spiega).
La donna nella seconda foto è una prostituta azteca (ritratta con il viso della Kahlo). Pare che gli Aztechi avessero un equivalente delle geishe giapponesi e delle etere greche, ovvero donne che più che prostitute erano raffinate e colte intrattenitrici. L'uomo che le offre un braccio umano rappesenta le virtù guerriere azteche.

They also must see the murals of Diego Riviera, one of the most famous Mexican muralists ever, and husband of artist Frida Kahlo. In the National Palace there are a series of wall murals by him that tell the history of Mexico, focusing on the point of view of the natives. They are beautiful and instructive, an useful premise for subsequent visits (especially if someone explains them for you).
The woman  in the second photo is an Aztec prostitute (portrayed with the face of Kahlo). It seems that the Aztecs had an equivalent of the Japanese geisha and of the Greek ethera, that is women who rather than prostitutes were refined and educated entertainers. The man who offers her a human arm rappesents Aztec warrior virtues.


Nella foto potete vedere uno scorcio della periferia più estrema e degradata della città. Invece che in cartone e lamiera come da altre parti, qui le case sono tutte in muratura perché è una zona soggetta ad uragani. Di recente il governo, in cambio di una tassa simbolica, ha collegato queste zone alle reti elettrica e idrica. Come notate nel grigio emergono macchie di colore: in Messico ognuno può dipingere casa sua come vuole, ma comunque la vernice costa!
Di Città del Messico ho visto anche il bel quartiere degli artisti, la via principale e vari monumenti, oltre a innumerevoli lustrascarpe e venditori ambulanti di ogni genere, ma ci sarebbe ancora tantissimo da vedere. Quello che mi dispiace di più di non aver visto è la casa di Frida Kahlo.

In the picture you can see a glimpse of the degraded extreme outskirts of the city. Instead of cardboard or sheet metal, as somewhere, the houses are all brick because it is an area prone to hurricanes. Recently, the government, in exchange for a nominal fee, linked these areas with electricity and water networks. As you can see, there are color spots in the gray: in Mexico everyone can paint his house as he wants, but paint costs!
In Mexico City I also saw the beautiful artist district, the main street and several monuments, as well as countless shoeshine and hawkers of all kinds, but there's still plenty to see. What I most regret not seeing is Frida Kahlo's home.

14 commenti:

Clyo ha detto...

Wow, quante cose interessanti!
Però Diego Rivera non ha la mia simpatia...povera Frida

Piperita Patty ha detto...

Concordo -.-

Lalav ha detto...

Caspita quante cose non sapevo!!
Sono stata in Messico solo dalla California, quindi non ho fatto tutto il giro storico-artistico.. uff mi stai già facendo venire voglia!!

Lalav ha detto...

Caspita quante cose non sapevo!!
Sono stata in Messico solo dalla California, quindi non ho fatto tutto il giro storico-artistico.. uff mi stai già facendo venire voglia!!

Lalav ha detto...

Caspita quante cose non sapevo!!
Sono stata in Messico solo dalla California, quindi non ho fatto tutto il giro storico-artistico.. uff mi stai già facendo venire voglia!!

Piperita Patty ha detto...

@Lavinia: a me è piaciuto tantissimo, te lo consiglio! Tu cos'hai visto?

Nyu Egawa ha detto...

Quante coseeee.. incredibile anche le carrozze metropolitane riservate alle donne.

Elena ha detto...

Scopro ora di essere incredibilmente ignorante riguardo al Messico! Ma in quanto tempo hai visto tutte queste cose?

Piperita Patty ha detto...

@Nyu: già, ci sarebbe veramente tantissimo da vedere e imparare!

@Elena: guarda, è stato un tour de force! In Messico sono stata 9 giorni effettivi più l'aereo, e a Città del messico ho passato due notti e un giorno.

Scarabocchio Girl ha detto...

I lucchetti per chiudere la bocca di chi parla male, mi piacciono assai, così come Frida Kalo, una dei miei artisti preferiti!!

Lalav ha detto...

Ehm..avevo cinque anni e ricordo solo che dopo essermi gettata tra le onde convinta che tutte le masse d'acqua avessero la temperatura del mediterraneo ho scoperto in modo shockante l'esistenza degli oceani! Pero'ho solo fatto un'incursione dopo il confine,niente di che! Il Gesu'del veleno ha il suo fascino...io non vedo l'ora di vedere le Madonne della santeria a cuba!!

Piperita Patty ha detto...

@Scarabocchio: quei lucchetti hanno fatto furore fra le persone a cui ho raccontato la storia :D
Io invece ammetto di conoscere il lavoro della Kaholo solo superficialmente ^^'

@Lavinia: infatti ci sono rimasta male che il mar dei caraibi fosse freddo XDDD
Wow vai a Cuba! Ti sei scoperta XD Ho cercato santeria su wikipedia e sembra una figata! Mi raccomando, fai tante foto e racconta bene tutto! Voglio sapere!!!

lovecraftingpaper ha detto...

Dopo aver letto il post sulla cucina turca e aver trovato anche questi sui Paesi amerindi direi che io e te abbiamo molte cose in comune, perciò divento tua follower! A poco a poco leggerò tutti i tuoi vecchi post.

Mariangela ^___^

Piperita Patty ha detto...

@Mariangela: grazie mille, sono proprio contenta che il mio blog ti piaccia!!! ^ω^

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